Nel parco 
si rinvengono 
soprattutto uccelli 
che vi si 
concentrano 
in seguito 
all’abbandono 
della campagna
ormai del tutto 
inospitale 
nei confronti 
di ogni essere 
vivente. 
A seconda delle stagioni si possono osservare 
moltissime specie diverse. Il pettirosso (Erithacus rubecula) e lo 
scricciolo (Troglodytes troglodytes), frequentatori invernali, 
sono presenti assieme al merlo (Turdus merula), 
al fringuello (Fringilla coelebs), al verdone (Carduelis
chloris) e al cardellino (Carduelis carduelis). È possibile sentire il 
caratteristico rumore dei picchi (Picus viridis, Dendrocopos major) o il 
verso del cuculo (Cuculus canorus); vedere un uccello di medie dimensioni 
dal piumaggio completamente giallo, qual è il rigogolo (Oriolus oriolus), 
oppure osservare la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), un uccello 
scuro che al minimo fruscio corre velocemente sull’acqua 
per nascondersi tra la vegetazione delle rive.
AUDIO 01 ( 12KB )
AUDIO 02 ( 21KB)
AUDIO 03 ( 76KB )
Spesso riecheggia il gracchiare di corvidi come la gazza (Pica pica), la
ghiandaia (Garrulus glandarius) o la cornacchia grigia (Corvus corone
cornix). In estate è possibile scorgere uno strano airone appostato su 
qualche albero nei pressi del laghetto centrale in attesa della preda: si tratta
della nitticora (Nycticorax nycticorax) dal piumaggio bianco e nero. 
Si riscontrano inoltre altre due specie di aironi quali la garzetta (Egretta
garzetta) e l’airone bianco maggiore (Egretta alba) che nel periodo 
invernale trascorre la notte nel bosco. Tra gli alberi sono osservabili 
anche le cince (Parus major e P. caeruleus) e il picchio muratore 
(Sitta europaea) che utilizza i buchi scavati dai picchi per costruire 
il suo nido. Per quanto riguarda gli anfibi si segnala la presenza 
della rana di Lataste (Rana latastei), appartenente al gruppo 
delle rane rosse, così chiamate per il colore della loro pelle, 
anche se in realtà si tratta di un marrone bruciato.
Pur essendo presente con un alto numero di individui è difficilissimo
vederla, ad eccezione dei momenti in cui si allontana a grandi balzi dopo
essere stata disturbata. Raramente raggiunge dimensioni considerevoli,
trattandosi, nella maggior parte dei casi, di individui lunghi pochi
centimetri. La presenza di questa rana è molto significativa in quanto 
si tratta di una specie considerata in via di estinzione, specie che 
vive solo negli ultimi boschi della pianura padana. 
Nel laghetto del bosco trovano un ambiente ideale anche la tartaruga
d’acqua (Emys orbicularis), la biscia d’acqua (Natrix natrix) e numerosi
pesci come il luccio (Esox lucius), l’anguilla (Anguilla anguilla), la carpa
(Cyprinus carpio) e la trota (Oncorhynchus mykiss e Salmo trutta fario).