Coordinamento UTOPIA  Ecologica
  Responsabile Piccolo Natale
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Oggi, 17/05/2004                 Risorse Locali contro la Malaria
Il “Coordinamento UTOPIA Ecologica” nell’organizzare e promuovere
un percorso tendente a migliorare la drammatica situazione ambientale,
ha individuato una risorsa locale che potrebbe scomparire.
Qui da noi vive una pianta spontanea dal nome: “Artemisia Annua”
questa pianta è molto ricercata per combattere la Malaria.
Conosciuta e usata da Milleni in Cina per curare Febbre e Malaria.
Organizzazioni che si battono contro questa piaga lanciano Appelli:
Medici Senza Frontiere (MSF) Comunicato 22 aprile 2004
…..”Stiamo vedendo con i nostri occhi che differenza fanno questi farmaci”, dice Dominique Fouché, coordinatore del programma malaria di MSF a Makamba, Burundi…..”I nostri pazienti migliorano più rapidamente, e pochi tornano lamentando la ricomparsa di sintomi potenzialmente mortali.”…. .“i donatori internazionali devono immediatamente stimolare la produzione di Artemisia annua”.
Dossier StopMalaria
…La mortalità è superiore ai 2 milioni di persone all’anno; la maggior parte dei casi avviene tra i bambini e nelle aree più depresse dell’Africa dove non esistono servizi sanitari La malaria uccide un bambino ogni 30 secondi. 3000 bambini al giorno al di sotto dei 5 anni……il 50% dei malati africani non risponde più alla clorochina (il principale antimalarico), a causa di prescrizioni e impieghi scorretti. Altri farmaci costano da 10 a 100 volte di più della clorochina…….
Relazione del Dr. Hans Martin Hirt - Coordinamento di Anamed
(Azione Medicina Naturale)
Risultati ottenuti a Nebobongo
La sperimentazione è stata effettuata sotto il controllo dei medici dell'ospedale locale. Dei 48 pazienti seguiti, che presentavano una parassitemia positiva al Plasmodio falciparum, 44 (= 92%) sono guariti dalla malaria dopo 5 giorni di trattamento con la tisana di Artemisia, presentando un sangue completamente liberato da parassiti. I pazienti non hanno presentato effetti collaterali ragguardevoli e nessuno ha avuto una ricaduta di malaria.
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Noi siamo in grado di fornire questa pianta a chi ne faccia richiesta,
in 2 o 3 Anni, potremmo fornire quantità molto elevate.
Come nota conclusiva:
“chiediamo a tutti gli amministratori di salvaguardare aree in cui si sviluppano piante spontanee,
che invece vengono normalmente chiamate “aree abbandonate”.
Come abbiamo dimostrato, queste aree sono una nostra risorsa
e non luogo di piante infestanti che bisogna a tutti i costi eliminare."

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